mercoledì 30 maggio 2012

Communication is on social: moda di passagio o il futuro?


Il vortice dei social sta diventando sempre più potente: ad oggi i social si diffondono con una velocità sorprendente, anche se i più popolari restano Facebook e Twitter. Quello che però molti ignorano è che non sono soltanto dei luoghi di aggregazione, ma stanno diventando le piattaforme più potenti per le aziende per incrementare la loro visibilità.
Mentre i siti dei brand e i siti istituzionali perdono appeal, il social media marketing sembra una delle modalità più efficaci per creare un engagement efficace con il consumatore, è quanto è emerso dalla ricerca WAVE6 presentata a Milano dalla società Universal McCann.



Secondo la ricerca, l'utilizzo dei social è aumentato rispetto al 2011: il 65% dagli utenti di internet ha un profilo sui social network, mentre in Italia il 61% della popolazione digital italiana è su un social contro il 53% dell'anno scorso. Le attività preferite sui social inoltre, stanno lentamente cambiando: prevalgono la condivisione di video/immagini o  post e l'attività di visione dei profili di amici o follower, rispetto alla scrittura. Le punte di pubblico dei social si riscontrano nelle fasce d'età comprese fra 16 e24 anni ma sempre di più il mondo sociale cattura intere generazioni di pubblico che amano utilizzare questi strumenti per dialogare, condividere passioni ed interessi, esprimere la propria creatività, interagire con gli altri, partecipare ad eventi esclusivi.
A questa tendenza viene a contrapporsi una decisa disaffezione, da parte dei consumatori, del sito istituzionale o corporate, infatti il bilancio Wave6  riporta un calo del 15% nell'utilizzo di canali istituzionali per la ricerca di informazioni.

Da ciò emerge la necessità per l'azienda di andare a cercare i propri clienti, di attrarli a sé, creando contenuti appealing che raccolgano gli interessi del target desiderato. I social proprio per questo motivo sono una piattaforma  al momento importante, per garantire l'interazione e generare traffico sul sito istituzionale...Ma attenzione possono anche essere una lama a doppio taglio. Non a tutte le aziende conviene essere presenti su Facebook, Twitter...Pinterest e compagni.
Perchè? Semplicemente perchè stare sui social significa stare su una piazza aperta, significa essere pronti a rispondere delle proprie azioni in qualsiasi momento, significa avere un sistema di monitoraggio della rete molto forte e ben ditribuito...
Prima di lanciarsi su un social bisogna farsi un po' un esame di coscienza, capire quali sono le nostre criticità eventuali e quali sono le opportunità.

La comunicazione social sarà il futuro? La comunicazione social, intesa come nuova modalità di comunicazione è una struttura che si sta evolvendo, ancora tutta in divenire. Il futuro guarda sicuramente ai social media e ai social network, e anche alle nuove modalità di fornire e distribuire le informazioni...(tablet, smartphone, Iphone), ma questi sono device, piattaforme, strumenti. Sarà importante sapersi adattare anche a queste nuove forme comunicative, ma ciò che conta è che l'engagement scaturisce soltanto con contenuti validi...questa è la vera priorità.

Il vero motore dell'ingaggio sta nella parola. Essere in grado di fornire accessi al sito grazie ai social, creare un profilo aziendale su Facebook o Twitter, ma non avere contenuti reali, non aver nulla di coinvolgente da raccontare, non essere in grado di captare gli interessi del nostro target, crea  un loop che rende la nostra comunicazione inefficace, facendoci perdere tempo e denaro.
I social non sono una moda, ma una grande rete, questo dobbiamo ricordare...il resto, sta tutto nella forza della parola e dei nostri messaggi!

Nessun commento: